La Carta dei Vini che premia l'Autenticità.
ATTENZIONE!
Questa Carta non è un semplice elenco di Vini.
É un vero e proprio Menù.
All'interno troverai 29 produttori, 95 etichette e ben 58 diverse uve.
Ho deciso di suddividere questa Carta per cantina e non per tipologia, così che tu possa perdere qualche minuto in più tra le pagine e, magari, decidere di provare qualcosa di nuovo che non avevi mai visto.
Se non hai voglia di leggere, hai due possibilità: apri a caso e punta il dito, oppure racconta i tuoi gusti al Responsabile di Sala.
Sapremo suggerire il vino giusto per te.
TUTTE le etichette in questo menù sono state selezionate, scrutate e approvate
secondo criteri di Autenticità, Sostenibilità e Artigianalità.
Niente fuffa.
Inevitabilmente, gran parte delle aziende con cui collaboriamo sono molto piccole.
Non ti scocciare quindi se manca la bottiglia che avevi scelto, non è questione di
disorganizzazione. Confido che troverai un'altro vino perfetto per l'occasione in mezzo ai restanti 94.
Nelle prossime pagine ti segnalerò i progetti a cui abbiamo scelto di partecipare
attivamente, riservando particolare attenzione ai
Vignaioli Indipendenti
di cui siamo
dal 2022 un
Punto di Affezione Nazionale: la FIVI.
Faa ballaa l'oeucc, ma racomandi!
Riccardo M Puricelli
Cos'è la FIVI
La FIVI – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti - è un’organizzazione senza scopo di lucro che si propone di promuovere e tutelare la figura, il lavoro, gli interessi e le esigenze tecnico-economiche del vignaiolo indipendente italiano, inteso quale soggetto che attua il completo ciclo produttivo del vino, dalla coltivazione delle uve fino all’imbottigliamento ed alla commercializzazione del prodotto finale.
Sono oltre 1.300 i Vignaioli associati alla FIVI, provenienti da tutte le Regioni italiane.
La missione dei Vignaioli Indipendenti
1) Difendere gli interessi dei propri aderenti in ambito morale, tecnico, sociale economico e amministrativo.
2) Partecipare alle politiche di sviluppo viticolo a scala locale, nazionale ed europeo. Proporre misure economiche e norme legislative nell’interesse dei Vignaioli Indipendenti.
3) Proporre e promuovere un’organizzazione economica del vino sostenibile e razionale.
4) Dialogare con i poteri pubblici con l’obiettivo di esprimere le problematiche specifiche dei Vignaioli Indipendenti.
Ti trovi in un Punto di Affezione Nazionale
Ci sono diversi modi per conoscere i Vignaioli Indipendenti.
Potete andare a trovarli in azienda, viaggiando su tutto il territorio italiano alla ricerca di paesaggi, tradizioni e culture senza tempo.
Oppure potete capitare in un Punto di Affezione.
Ci sono locali che più di altri hanno a cuore il lavoro dei Vignaioli e, come loro, hanno fatto dei valori di territorialità, artigianalità, qualità e sostenibilità i pilastri della loro attività.
Sono questi i Punti d’Affezione FIVI: li puoi riconoscere perché in vetrina espongono il logo della FIVI, con Ampelio e il suo inconfondibile cesto di uva.
Vini rispettosi della Natura
Un progetto che segnala sperimentazioni e intuizioni di alcuni produttori in vigna e in cantina anche attraverso il recupero di pratiche tradizionali.
I vini presenti in questo progetto sono prodotti con tecniche indirizzate a un sempre maggior equilibrio tra il lavoro dell'uomo e la natura.
Questa selezione è rivolta a chi promuove i cosiddetti Vini Naturali o Biodinamici realizzati con profondo rispetto della natura e con metodi sia tradizionali che innovativi.
Custodi di storie primordiali
L’attività eruttiva dei vulcani italiani ha dato vita a terreni con caratteristiche del tutto originali e peculiari. Infatti le rocce create dalle attività vulcaniche hanno origini e composizioni incredibilmente diverse che portano alla produzione di vini sorprendenti, ciascuno con una storia diversa da raccontare.
"Coltivare uve su terreni vulcanici significa essere custodi di conoscenze ancestrali e possedere una fisicità dinamica, necessaria a sopportare il duro lavoro. Queste uve sono figlie di viti determinate ad assorbire umori affondando le loro caparbie radici nelle profondità più oscure di suoli vergini, primordiali, ricchi di minerali, complessi".
I grandi e tenaci franchi di piede, sopravvissuti alla filossera
Un progetto speciale che accoglie vini provenienti da uve franche di piede, non innestate su vite americana.
Nella seconda metà dell’Ottocento la fillossera decimò la viticoltura del Vecchio Continente che si ritrovò indifesa contro il parassita presente nelle viti, portatrici sane, provenienti dal Nuovo Mondo.
Pochissimi vigneti si salvarono, sperduti in alcuni terreni vulcanici o argillosi, in terreni invasi periodicamente dall’acqua o in zone molto nevose e pochi altri resistettero perché capaci di vivere sul loro piede originario.
Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata
L’agricoltura integrata è un metodo di produzione che coniuga buone pratiche agronomiche ad un sostenibile uso di fertilizzanti e prodotti fitosanitari in modo da garantire l’economicità delle pratiche agricole e allo stesso tempo un basso impatto ambientale.
La Legge n. 4 del 3 febbraio 2011 istituisce il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata (SNQPI) che prevede un processo di certificazione volto a garantire l’applicazione delle norme tecniche previste nei disciplinari di produzione integrata regionali nel processo di produzione e gestione della produzione primaria e dei relativi trasformati.
La sostenibilità made-in-Italy per il mondo del vino
Primo obiettivo di Equalitas è la condivisione a livello italiano di un approccio unico alla sostenibilità del settore vitivinicolo basato sui tre pilastri sociale, ambientale ed economico ed alla diffusione di un marchio collettivo di garanzia per il consumatore.
Grazie alle risorse tecniche, culturali e politiche dell’ampia compagine sociale, Equalitas intende raccogliere le migliori iniziative di best practice consolidate ed innovative, per affermare un modello italiano di qualità sostenibile a livello mondiale.
Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana
Vini prodotti in contesti difficili, molto spesso attraverso ore di duro lavoro manuale, la cui legge di mercato non potrà mai garantire ai viticoltori un reddito adeguato al lavoro prodotto. Vini prodotti da vitigni autoctoni che da secoli si sono adattati al clima e ai terreni che infondono ai vini profumi e caratteristiche uniche.
Vini legati indissolubilmente ad un territorio difficile che solo la sapienza e la caparbietà dell'uomo ha saputo adattare alle proprie esigenze "facilitando", per così dire, il proprio lavoro.
La cantina Majolini sente propria da sempre la “funzione sociale” della propria attività, impegnandosi a contribuire al miglioramento della qualità di vita della società di cui è parte, sostenendo progetti di solidarietà sociale, iniziative culturali e azioni a favore della sostenibilità ambientale.
Affinità, condivisione di gusto, espressione di sentimento: gli amici d'arte che hanno sempre accompagnato la storia della Cantina Majolini, lì, hanno lasciato un segno, la propria firma, l'impronta del proprio passaggio. A memoria di un vincolo eterno. In Tenuta sono esposte opere di Aligi Sassu, Giuseppe Bergomi, Luciano Molinari, Mattia Trotta, Enrica Senini e Tomoko Nagao.
Franciacorta
90% Chardonnay, 10% Pinot Noir; Biologico.
Affinamento di 24 mesi sui lieviti. 12,5%vol
Franciacorta
70% Chardonnay, 30% Pinot Noir; Biologico.
Affinamento di 36 mesi sui lieviti. 12,5%vol
Franciacorta
Chardonnay in purezza; Biologico.
Affinamento prolungato in barrique e 36 mesi in bottiglia;
Il Saten è per definizione un Blanc de Blancs con pressione ridotta (<5atm), caratteristica che gli dona un perlage finissimo, persistente, "setoso" e unico tra le 5 categorie di Franciacorta.
12,5%vol
Franciacorta
Chardonnay in purezza; Biologico.
Affinamento di 36 mesi sui lieviti. 12,5%vol
Franciacorta
Pinot Noir in purezza; Biologico.
Affinamento di 24 mesi sui lieviti.
La breve macerazione avviene a basse temperature (criomacerazione). 12,5%vol
Franciacorta
80% Chardonnay, 20% Pinot Noir. Biologico.
Fermentazione in botte grande.
Affinamento di 36 mesi sui lieviti. 12,5%vol
Il concetto "less is more" può sintetizzare al meglio il pensiero dell'azienda di Guido, meno è di più, togliere invece che aggiungere, un solo Cru, un solo uvaggio e una sola annata.
Un lavoro di sottrazione svolto in quasi trent'anni, con un processo di continua ricerca della semplicità, allo scopo di esaltare la vera essenza del prodotto le gato indissolubilmente a quel preciso posto.
Chardonnay in purezza
Dopo quasi 80 mesi di sosta sui propri lieviti avviene il remouage manuale e l'aggiunta del liqueur d'expeditiòn.
Nonostante il lungo affinamento, al naso soprende ancora la polpa di frutta bianca.
Chardonnay in purezza
Per questa Riserva viene utilizzato solamente il mosto fiore (la prima e più delicata spremitura).
Inutile dire che è impossibile non restare affascinati da una sosta sui lieviti di ben 12 anni.
Da uve Croatina, Barbera e Ughetta di Solinga
Un Buttafuoco che nasce da vigneti situati in un contesto collinare dalle proibitive pendenze rivolte verso sud, così da poter usufruire delle interminabili giornate di sole e assorbendo l’energia necessaria per portare a giusta maturazione i grappoli.
Biologico, 2021, 14%vol
Da uve Croatina (90%) e Ughetta di Solinga
Prodotto solo nelle annate favorevoli, la vendemmia è manuale ed estremamente selettiva (vengono vendemmiati solo i grappoli estremamente sani e maturi);
Non filtrato, affina 12 mesi in botte piccola.
Un'affascinante interpretazione del bere Croatina.
Biologico, 2017, 14,5%vol
Da uve Croatina, Barbera e Ughetta di Solinga
Realizzato solamente nelle annate migliori. Consigliato a tutti coloro che volessero (ri)scoprire le potenzialità di un territorio spesso sottostimato, perfettamente espresse in questo vino.
Almeno 24 mesi di affinamento in legno.
Biologico, 2019, 14,5%vol
La Bonarda 'Vigiö' fa parte del progetto Bonarda, pubblicizzato sui social con l'hashtag #laMossaPerfetta.
Il progetto prevede un disciplinare di produzione assai più restrittivo di quello della Bonarda DOC e una bottiglia dalla forma particolare (denominata Marasca), utilizzabile solo dalle aziende associate al Distretto.
Biologico, rifermentazione naturale
13%vol
Pinot Nero in purezza
Vinificato bianco frizzante, piacevolmente fresco.
12,5%vol
Riesling Renano in purezza
12,5%vol – 2015
Il vigneto di origine subisce una doppia raccolta (30% precoce e 70% a piena maturazione) in modo da avere una concentrazione di acidità che costituirà la necessaria spina dorsale per l’invecchiamento.
"Io sono il vino che dall'ameno colle del vecchio Mombrione ebbe i natali. Con l'oro del sol ch'entro mi bolle dei sogni in dolci voli, allargo l'ali.
Mi esaltano i poeti nei lor canti definendomi: Nettare dei Santi"
Da uve Merlot e Cabernet Sauvignon.
Collina del Milanese IGP – 2015
Nato per celebrare il centenario della nascita del campione olimpico e fondatore dell'Azienda, questo rosso importante prevede un metodo di produzione che strizza l'occhio
all'Amarone della Valpolicella: alla vendemmia seguono infatti
3 mesi di attento appassimento in cantina e 6 di barrique.
14,5%vol
Il primo e, fino a pochi anni fa, l'unico Metodo Classico nella provincia di Milano, il "Domm" è chiaramente un omaggio al nostro amato monumento.
Chardonnay e Pinot noir, 30 mesi sui lieviti, 12%vol
Il classico bianchino.
Un vino frizzante di uva Verdea, notoriamente grappolo da tavola, piacevolmente allegro e leggero: il classico bianchino milanese. 11%vol
Collina del Milanese
Bianco fermo
12%vol
Barbera, Croatina.
Vino rosso Frizzante secco
11%vol - 12€
Croatina, Barbera, Uva rara.
San Colombano DOP - Fermo
12,5%vol
Barbera, Croatina, Merlot, Cabernet Sauvignon.
Collina del Milanese IGP - 13%vol
Verdea in purezza.
Nasce da una antica tradizione locale che conserva i migliori grappoli di uva Verdea per consumarli durante il pranzo di Natale e rappresenta la massima valorizzazione per il vitigno autoctono.
13%vol
Metodo Classico rosè - Pinot Nero
La denominazione " Cruasè" racchiude in sé il concetto di selezione, “crù”, ma “cruà” è anche l’antico nome del Pinot Nero che veniva in prevalenza coltivato in questa area nel '700. Cruasè è sinonimo di Pinot Nero, di pressatura soffice, di una leggera macerazione delle bucce col mosto, di una vinificazione a freddo, senza acidificazione, della lenta fermentazione in bottiglia;
24 mesi sui lieviti, 12,5%vol , 2017
Pinot Nero in purezza
Probabilmente il migliore Pinot nero dell'Oltrepò.
2015, 12,5%vol;
Affina 12 mesi in tonneaux e 12 in bottiglia;
Pinot Nero in purezza
Raccolta manuale dell uve stramature
Affina 12 mesi in anfora e 12 in bottiglia;
2020, 12,5%vol
Azienda giovanissima - nata solo un paio di anni fa a Ponte in Valtellina - che punta in alto in termini di qualità e sostenibilità, proprio come la vetta da cui prende il nome.
Nebbiolo Chiavennasca in purezza
Parziale fermentazione in legno (20%).
Lieviti indigeni, bassi solfiti, non filtrato.
2021 – 13%vol
Nebbiolo Chiavennasca in purezza
Affinamento di 12 mesi in legno.
Lieviti indigeni, bassi solfiti, non filtrato.
Da Ottorino, ex-proprietario della vigna. Qui presenti piante ottantenni testimoni della biodiversità della chiavennasca.
2018 – 13,5%vol
Nebbiolo Chiavennasca in purezza
Affinamento di 12 mesi in legno neutro non tostato.
Lieviti indigeni, bassi solfiti, non filtrato.
2019 – 14%vol
La famiglia Burlotto, proprietaria del Castello da inizio ‘900, continua la tradizione produttiva iniziata dai Savoia. Risale al 1838 l’acquisto del Castello da parte di Re Carlo Alberto di Savoia e, di lì a poco, la produzione dell’uva Nebbiolo. I vini prodotti nel Castello di Verduno sono espressione di questa antica storia, ma soprattutto di una vinificazione tradizionale, con lunghi affinamenti in grandi botti di rovere e con una notevole predisposizione all’invecchiamento.
30 mesi in tino di legno, 20 in tonneau, 26 in bottiglia;
Vecchie tradizioni per affinare il vino in botti di legno, lunghe macerazioni, sosta e tempo. Tratti distintivi e unici declinati in maniera differente in ogni bottiglia.
"Rabajà" è un Cru del comune di Barbaresco, all’interno dell’altrettanto nota collina Asili, austero ma in grado di diffondere armonia ai vini che si ottengono dalle uve della zona.
2018 – 14,5%vol
30 mesi in botte grande, 40 mesi in bottiglia
Il Barolo “Monvigliero” di Castello di Verduno nasce nell’omonima collina, a 280 metri sul livello del mare, su vigneti completamente esposti a Sud. L’esposizione del vigneto e la composizione del suolo, in prevalenza marne bianche, rendono questa microzona una delle migliori dell’intero territorio di Barolo assieme al Cannubi.
2018 – 14,5%vol
(Disponibile anche la RIserva 2016 a 90€)
Si narra che nelle cantine del castello di
Verduno il re Carlo Alberto eseguisse i suoi esperimenti enologici sulle uve da Barolo e che grazie al Verduno Pelaverga la vita di corte fosse... Tutt’altro che noiosa! Dalle frequentazioni di corte in poi infatti, da sempre si gioca sull’effetto afrodisiaco legato indissolubilmente a questo vino: vuoi per i suoi toni speziati o per il nome ironicamente evocativo.
Verduno Pelaverga in purezza
Il Pelaverga Basadone del Castello di Verduno narra la storia di questo straordinario vitigno autoctono, la cui ristrettissima area di coltivazione si limita unicamente al territorio di Verduno, essendo stato coltivato nelle campagne di questo pittoresco comune sin dal XVII secolo.
2021 – 14%vol
Da uve Verduno Pelaverga non riportata in etichetta
Un prodotto unico nel suo genere: delle 11 aziende in del Pelaverga piccolo, Castello di Verduno è attualmente l'unica a spumantizzarlo. La macerazione delle bucce migliora la struttura e dona parte dei sentori speziati tipici del vitigno.
2019 – 13,5%vol
Il ghiacciaio del monte Rosa, scavando la Valsesia, ha depositato, in quella che è oggi la collina di Ghemme, il suo patrimonio roccioso che è il terroir di questi antichi Nebbioli. Un’eccezionale se non unica complessità mineralogica, matrice di finezza ed eleganza per i Nebbioli di Ghemme.
Vespolina Colli Novaresi
La Vespolina, uva autoctona novarese, in Ghemme conserva la propria testimonianza più antica che risale al 1400.
2019/2020 – 14,5%vol
Nebbiolo Colli Novaresi
Affina 12 mesi in botte piccola.
2019, 13%vol
Nebbiolo di Ghemme in purezza
Il Ghemme è la piena espressione territoriale del Nebbiolo dell’Alto Piemonte; affina 20 mesi in botte piccola.
2015, 13,5%vol
Nebbiolo di Ghemme in purezza
Il nome di questo Ghemme deriva dal villaggio medievale di Breclema, caposaldo strategico dei conti di Biandrate, alle porte di Ghemme, presso l'imbocco della Valsesia. Il vigneto giace sui colli sovrastanti l'antico villaggio distrutto.
Affina 30 mesi in rovere di Slavonia; 2007, 13%vol
Da uve Freisa in purezza
Una Freisa molto importante, unica nella sua complessità, rivela le grandissime potenzialità di questo nobile ma quasi sconosciuto vitigno. Interessante notare che una recente ricerca dell'Università di Torino ha evidenziato un rapporto di diretta discendenza fra il vitigno Freisa e il Nebbiolo.
Vendemmia tardiva al limite di appassimento delle uve.
Affina oltre 18 mesi in legno di secondo passaggio.
2017, 14%vol
Barbera in purezza
Una barbera giovane ma dall'acidità contenuta dall'accurato diradamento. Prende il nome dal sentore preponderante di more.
2021, 14%vol
Barbera in purezza
Una dedica alla versione superiore del Barbera.
In tutta la sua complessità lascia spazio a un insieme di caratteristiche che conferiscono a tale vino sia una importante longevità che una immediata piacevolezza.
Affina 9 mesi in barrique di secondo passaggio.
2019, 12,5%vol
Ogni rinascimento ha il suo genio.
Il Timorasso è un vitigno a bacca bianca a rischio di estinzione, nonostante l'allevamento nel Tortonese risalga già al Medioevo. Nel 1987 ne viene ripresa la vinificazione in purezza dall'eroico e anarchico Walter Massa, vigniaiolo rivoluzionario che ha scelto di non ricorrere forzatamente a denominazione riportate in etichette, forte della sua fama consolidata di vero artigiano del vino.
Barbera e altre uve a bacca rossa non dichiarate.
Circa 14,5% vol, fermentazione spontanea, non filtrato.
Disponibile nelle annate 2017, 2013, 2001.
Croatina e altre uve a bacca rossa.
2013, 14,5% vol, fermentazione spontanea, non filtrato, fermo.
Affinamento in damigiana e brevemente in legno.
Timorasso in purezza.
Fermentazione spontanea
2021, 13,5% vol, tappo a vite.
Un bianco che sfida il tempo.
Consigliato anche a T ambiente.
Mosto parzialmente fermentato di Moscato.
Naturalmente dolce, leggermente frizzante,
5,5% vol, tappo a vite.
Disponibilità limitata.
La Cantina adotta modalità produttive e gestionali che riguardano rispettivamente tre ambiti: solidarietà sociale, efficacia economica e responsabilità ecologica.
Fin dagli anni ’80, la cantina ha attivamente lavorato per convincere i soci ad abbandonare l’agricoltura convenzionale e passare a forme di gestione del vigneto più sostenibili e verso la produzione integrata.
Barolo Riserva DOCG
Un Barolo di assemblaggio di altissimo livello, prodotto esclusivamente in grandi annate.
Affinamento di 36 mesi in barrique, 48 in bottiglia. 14.5%vol – 2010
Barbaresco Riserva DOCG
Una cernita dei migliori grappoli di Nebbiolo nei terroir più argillosi delle Langhe.
Affinamento di 24 mesi in barrique, 12 in bottiglia. 14.5%vol – 2015
Barolo DOCG
Affinamento di 24 mesi in rovere, 12 in bottiglia.
14%vol - 2017
Barbaresco DOCG
Affinamento di 36 mesi in barrique, 24 in bottiglia.
13,5%vol – 2019
30€
Franco e Ambra Tiraboschi, talvolta definiti una cuvée di coraggio e follia, lavorano ancora con l’energia e l’entusiasmo di due ragazzini.
I terreni di proprietà, un tempo fondale del lago, sono caratterizzati da argilla bianca e danno origine al vino Lugana che si distingue per mineralità, freschezza e un’incredibile longevità.
Trebbiano di Lugana o Turbiana in purezza
Pas Dosé, 12,5%vol
Affina 36 mesi sui lieviti
Trebbiano di Lugana o Turbiana in purezza
Questa selezione esclusiva di Lugana rimane a contatto con le fecce nobili per più di un anno, avvicinando le proprie caratteristiche a quelle di un Lugana Superiore.
2022, 13%vol
Trebbiano di Lugana o Turbiana in purezza
La “Riserva del Lupo” nasce da un desiderio di Franco e Ambra, quello di realizzare un Lugana DOC partendo da acini di turbiana leggermente attaccati dalla Botrytis Cinerea, muffa nobile che rende ancora più concentrati zuccheri e minerali.
14%vol - 2019
Riviera del Garda
Da uve marzemino, groppello, sangiovese, barbera.
L'Estate in un bicchiere.
DISPONIBILITA' LIMITATA
13%vol – 2022
Trebbiano di Lugana e Malvasia.
13%vol - 375 cl
24 mesi in barrique;
Dalla riduzione del peso delle bottiglie all'attenzione del consumo energetico e idrico, dal rapporto con i dipendenti
al rispetto dell'ambiente. BRIGALDARA conquista il premio VITIVINICULTURA SOSTENIBILE nella guida Vini d'Italia 2022.
Corvina, Corvinone, Rondinella
2021 – 13%vol
Corvina, Corvinone, Rondinella
8/12 mesi in botte grande
2020 - 13,5%vol
Da uve Corvina, Corvinone e Sangiovese
2020 – 14,5%vol
Dalla rifermentazione delle vinacce di Amarone nasce il Valpolicella Ripasso Superiore. Un Valpolicella d’annata, che viene messo a contatto con le vinacce d’Amarone ancora ricche di zuccheri, in grado di dare inizio ad una nuova fermentazione. La rifermentazione sulle vinacce, detta appunto "ripasso", è un processo lento che arricchisce la struttura del vino e dona caratteristiche note d’appassimento.
Da uve Corvina, Molinara e Rondinella
2015/2016 – 16,5%vol
Nella straordinaria vallata di San Floriano, nel magico terroir della Valpolicella, nasce “Case Vecie” di Brigaldara.
Questo Amarone deve il suo nome all’omonimo vigneto, situato in una zona piuttosto favorevole, in quanto sia l’altitudine sia l’esposizione permettono alle uve di maturare in modo lento e costante, anche nelle annate più difficili.
Un vero Amarone delle "Vigne Alte".
Da uve Corvina, Molinara e Rondinella
2013 – 16%vol; affina 3 anni in barrique e 2 in botte grande.
Un prodotto che nasce dalla voglia di interpretare la Valpolicella senza forzature di tecnica nè di tempo.
Le uve da destinare alla sua produzione sono scelte di anno in anno dai migliori vigneti al fine di sintetizzare e cogliere la massima potenzialità.
L'appassimento delle uve è condotto lasciando che l'andamento stagionale del post-vendemmia le caratterizzi.
Guidata da Polo e Filippo Polegato, Astoria WInes è tra i massimi rappresentanti dell'arte del Prosecco. Nata nel 1987 dalla passione di una storica famiglia di viticoltori, Astoria è oggi il primo vinificatore privato del Conegliano-Valdobbiadene e i suoi vini sono stati celebrati dai più importanti concorsi enologici.
La Tenuta Val del Brun è il cuore pulsante di Astoria: quaranta ettari di vigneti immersi tra le scenografiche Colline del Prosecco, un paesaggio unico riconosciuto Patrimonio Mondiale dall'Unesco nel 2019 che l'azienda protegge anche attraverso l'adesione al protocollo Vignes fleuries (2014) e la certificazione SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata, 2018).
Prosecco DOC Millesimato
Metodo Martinotti
"Butterfly è il frutto di una singola vendemmia e della rigorosa selezione dei grappoli migliori. Giallo paglierino scarico alla vista, profuma di fiori e frutta a polpa bianca.
Extra dry - 11%vol
Valdobbiadene superiore DOCG
Metodo Martinotti
Nasce in positura privilegata sulle ridenti colline tra Conegliano e Valdobbiadene, da uve vendemmiate a mano in piccoli cesti, spumantizzato secondo le più moderne tecnologie.
Extra dry – 11,5%vol
Prosecco Superiore di Cartizze
Metodo Martinotti
Il Pentagono d'oro del Cartizze rappresenta l'eccellenza del Prosecco. Questa sottozona è riconosciuta come apice qualitativo della Denominazione Prosecco perchè microclima e terreno generano un'oasi naturale per la coltivazione, favorendo la crescita di viti sane e regalando al vino Cartizze delle caratteristiche uniche e di particolare pregio.
Dry- 11,5%vol
0,5l - 13.5%vol
Le uve Marzemino, in leggera surmaturazione, vendemmiate a mano e riposte su graticci di canna palustre, rimangono in appassimento naturale per circa 3 mesi. La fermentazione con macerazione per una settimana, viene arrestata anticipatamente per conservare l’alto residuo zuccherino naturale; imbottigliato in primavera, riposa per alcuni mesi.
A Torreglia sui Colli Euganei, area di origine vulcanica, nasce questa azienda immersa nella natura e guidata da persone che praticano una viticoltura organica e sostenibile sia in vigna che in cantina.
Moscato Giallo secco in purezza
Note di fiori gialli e di agrumi, scorza di arancia e richiami di erbe aromatiche. Intenso e persistente negli aromi caratteristici del vitigno. Il richiamo al succo d'arancia e all'uvetta candita è netto e arricchito da buona sapidità.
Biologico, 13.5%vol
Da uve Garganega in purezza
Vendemmia tardiva, macerato 6 giorni sulle bucce, fermentazione spontanea sui lieviti indigeni. Parziale affinamento in legno.
Un esperimento riuscito.
Biologico, 2022 – 12%vol
DISPONIBILITA' LIMITATA
Da uve Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon
Le 3 uve vengono affinate singolarmente in legno francese per 24 mesi prima di essere assemblate.
2017- 14,5%vol
Moscato Giallo in purezza
Si chiama Il Gelso di Lapo per raccontare un luogo del cuore della nostra tenuta: un grande gelso tra i vigneti dove amava oziare il nostro cane, Lapo. Color giallo ambrato intenso, profuma di fichi, uva passa, miele, ma anche di fiori di zagara e arancio candito.
2017/2018 - 11.5%vol
Coltiviamo le nostre viti secondo direttive ecologiche, in modo tale da farle restare vitali e mantenere il loro carattere inconfondibile. Siamo riusciti ad osservare che più vitalità abbiamo nel vigneto, più ne abbiamo anche nel vino. Pensiamo in modo eco-sostenibile in tempi più lunghi, mirati ad una sfida costante: produrre un vino di grande pregio.
In cantina regnano la calma, la pazienza e la ritenzione. Attraverso il “far niente controllato” riusciamo ad elaborare le singolarità delle uve in modo tale da far avere ad ogni bottiglia la firma individuale del Brunnenhof Mazzon.
Chardonnay in purezza
L'ultimo arrivato della Famiglia Brunnenhof,
nato dall'acquisizione nel 2018 della vigna di Egna dalla chiesa parrochiale di San Nicola.
Biologico, fermentazione in legno, 13,5%vol
2020
Bianco Aromatico delle Dolomiti
Il Gewürztraminer è il biglietto da visita dei vini bianchi altoatesini che gode di fama mondiale. Metà del vino viene affinato in grandi botti di rovere, l’altra metà in serbatoi di acciaio inox.
Biologico, parziale affinamento in legno, 14.5%vol
Semplicemente il classico tra i vini rossi dell'Alto Adige, proveniente da viti quasi centenarie, tinge il calice di un ricco rosso rubino, diffondendo intense note fruttate che ricordano ribes nero e sottobosco.
2020- 12,5%vol
Pinot nero delle Dolomiti in purezza;
Dalla vigna più vecchia e a minor resa della Tenuta Brunnenhof, nasce nel 2015 la Riserva Zis: mi sento di dire il miglior Pinot Nero delle Dolomiti.
Vendemmia tardiva, fermentazione in legno, biologico.
Il vino affina 12 mesi in tonneau, poi viene diviso in due parti uguali per continuare l'affinamento su due fronti: legno vecchio e legno nuovo.
2016 - 14.5 %vol
Vini che parlano di un territorio tra Carso, Istria e Mare Adriatico sferzato dal vento della Bora. Prodotti con principi di assoluta artigianalità e naturalità, con metodologie sia biologiche che biodinamiche nella convinzione che una vigna sana è il riflesso di una natura incontaminata.
Rado eredita la storia e le tradizioni della sua famiglia dal capostipite Ivan, quando nel lontano 1866, dopo aver combattuto come fante austro-ungarico nella battaglia di Custoza, ritorna a casa e fonda l'azienda a Dolina. Nella vigna e tra i filari, con amore e dedizione, instaura con la propria terra un intenso e reciproco legame, per capire e interpretare le necessità della vite in ogni momento.
Vitovska in purezza
Non esiste traccia di questo vitigno in altre regioni del Mediterraneo. L’uva viene delicatamente diraspata, in parte leggermente macerata, favorendo la fermentazione spontanea. L’ affinamento avviene parte in acciaio inox e parte in botti di legno, sui propri lieviti fino alla primavera.
Breve macerazione, parziale affinamento in legno, tappo a vite, 12,5%vol
Malvasia Istriana in purezza.
Similmente alla Vitovska, vede una macerazione sulle bucce di 2 giorni e un affinamento (sui propri lieviti) in acciaio e legno fino alla primavera successiva.
Breve macerazione, parziale affinamento in legno, tappo a vite, 13%vol
Da 15 varietà storiche in Vigneto Centenario
Da uve Malvasia Istriana, Vitovska e Glera, Friulano, Riesling, Sauvignon, Pinot Bianco, Ribolla, Klarnca, Pinela, Poljsakica, Malvasia del Chianti, Auxerrois e due varietà sconosciute a piede franco non certificate nella Banca Mondiale del DNA.
Fermentazione e affinamento in legno
2017 – 14%vol
Refosco, Merlot, 'Piccola nera'
Vinificazione separata e assemblaggio della cuvee all'imbottigliamento. La "Piccola nera" è una varietà autoctona storicamente presente nel territorio la cui funzione, secondo Rado, è quella di smussare eventuali note acide.
Affina due anni in tonneaux francese - 2018 – 12%vol
Barbara e Filippo hanno deciso di intraprendere un percorso volto alla valorizzazione del territorio, con un progetto fortemente identitario che non prevede interferenze nei ritmi naturali con sostanze chimiche e di sintesi, in modo che i 7 ettari coltivati siano solo vigna, territorio ed anna a parlare.
Moscato giallo secco in purezza
Forse il vitigno semiaromatico più equilibrato.
Perfetto con cibi speziati, piccanti o... Pizza.
Biovegan, fermentazione spontanea, 12%vol
2020
Marzemino in purezza
Profumo intenso di violetta e cannella, eccellente anche con temperatura di servizio inferiore alla norma.
Biovegan, fermentazione spontanea, 12%vol
Rosso fermo da uve Enantio in purezza
Questo vino, concettualmente molto lontano dal cugino emiliano, nasce dal recupero di un vitigno abbandonato ed è da considerare un rosso unico anche in virtà del fatto che venga prodotto da viti a piede franco di oltre 200 anni di età.
Biovegan - 2022 - fermentazione spontanea - 12,5%vol
Questo è quello che contraddistingue il pensiero di Sandi Skerk. La filosofia dell'azienda prevede un approccio interamente naturale e biologico. La cantina è una semplice grotta scavata nella roccia carsica. L'intervento artificiale dell'uomo è volto solo a esaltare e valorizzare nei vini tutto quanto la stagione e il territorio sono stati in grado di esprimere nel frutto.
Da uve Vitovska, Malvasia, Sauvignon e Pinot grigio
Ograde splende nel calice con un favoloso abito color ambra tendente all'arancio. Al naso è ricco, energetico, sventaglia una ricca sinfonia di note di agrumi canditi, caramello, marmellata d'arancia, miele di castagno, resina di pino e composta di mango, sfumate da note mediterranee balsamiche.
Vede una lunga macerazione di 15 giorni in tini di legno e le uve vengono affinate separatamente per 12 mesi in botti grandi e piccole. Viene assemblato senza filtrazione e matura altri 6 mesi in bottiglia.
Autentico nettare del Carso.
Biologico, 13.5%vol - 2020
Nel 1926 il nonno Achille, primo di quattro generazioni, costruì la prima parte della cantina, poi ampliata e sviluppata dal figlio Gianfranco. Dal 1998 la Cantina è gestita da Alberto e la moglie Barbara che, con scrupolo, si dedicano alla produzione e valorizzazione del Sorbara in purezza.
Il Lambrusco di Sorbara è una varietà antichissima, forse una delle rare a poter definirsi davvero autoctona, originata dall'addomesticamento delle selvatiche "vitis labrusca", così come citata da Plinio il Vecchio. Il diffuso fenomeno dell'acinellatura, un'anomalia che determina la sterilità di alcune infiorescenze ed il conseguente mancato sviluppo degli acini lungo il grappolo, predispone ad una bassa produttività e concorre a determinarne l'estrema qualità.
Da uve Lambrusco di Sorbara e Lambrusco Salamino
Metodo Martinotti. Dopo tre giorni di macerazione a contatto con le bucce, la fermentazione prosegue e la presa di spuma avviene in autoclave secondo il metodo Charmat.
11%vol
Lambrusco di Sorbara in purezza.
Metodo Martinotti, secco frizzante. La macerazione sulle bucce dura circa 2 giorni; inebriante, fresco e delicato con un equilibrio generale speciale per una beva curiosa e invitante.
Biologico, 11%vol
Lambrusco Salamino in purezza.
Metodo Martinotti demisec (amabile).
Un vino sincero che esprime tutto il carattere del Salamino. Abboccato ma non troppo, morbido, con una bollicina fine.
11%vol
Lambrusco di Sorbara in purezza
Metodo Ancestrale: dopo la rifermentazione naturale in bottiglia con lieviti indigeni viene lasciato affinare per 6 mesi. Il prodotto finale è un vino frizzante e vivace, con intense note di violetta e frutti di bosco.
Ideale per l'aperitivo.
2021 - 11%vol
Lambrusco di Sorbara in purezza.
Metodo Martinotti Lungo: il vino base viene fatto rifermentare in autoclave con una sosta sui lieviti di una decina di mesi. Le uve provengono da una parcella di particolare pregio, il vigneto "Il Cristo".
2021 - 12%vol
La storia della cantina Palazzo ebbe inizio con un… colpo di fulmine. Era il 1982.
Cosimo e Antonietta, marito e moglie, cercavano un luogo magico, bello e speciale dove finalmente ritirarsi dopo trent’anni vissuti tra Inghilterra e Scozia, da imprenditori della ristorazione.
Il legame e l’amore per l’Italia non s’erano mai spenti e Cosimo e Antonietta, originari di Benevento, tornavano ogni anno a trovare i parenti, sparsi tra la Toscana e la Campania. E ogni volta, percorrendo il Paese, il desiderio di ristabilirsi nella loro terra diventava sempre più forte. Fu così che in uno dei loro viaggi si soffermarono a Montalcino, un borgo medievale incantevole che all’epoca non era ancora troppo famoso per i suoi grandi vini e che, per le colline rotondeggianti, i boschi rigogliosi, le vigne e gli olivi secolari, ricordava loro il Sannio Beneventano.
E il sogno cominciò a prendere forma.
Sangiovese grosso in purezza.
Nonostante la giovane età, si percepisce chiaramente la struttura regale del suo capostipite.
Uvaggio, tecnica di vinificazione e affinamento sono infatti identici. un "Brunellino" insomma.
Affina 12 mesi in legno;
2020 – 14,5%vol
Sangiovese grosso in purezza.
Affina 36 mesi in legno e 12 in bottiglia;
La 2017 fu un'ottima annata. ma la 2012 fu anche migliore.
2017 - 14%vol
Disponibile anche la Riserva 2012 a 55€.
Siamo sulle propaggini del bacino vulcanico di Bolsena e il tufo è la materia guida: sul tufo sono impiantati i vigneti, di tufo sono le case, nel tufo è scavata la cantina, di tufo in mezzo a un campo, arrotondato dal tempo, è il Sassotondo, simbolo della nostra azienda.
Ciliegiolo in purezza.
Biologico, fermentazione spontanea.
2021 – 14,5%vol
Da uve Sangiovese, Merlot e Teroldego.
Biologico, fermentazione spontanea, affina 12 mesi in legno.
2020 – 13,5%vol
Dall'insolita combinazione di uve Ciliegiolo e Teroldego.
Questa riserva viene prodotta solo nelle annate particolarmente favorevoli. L'obiettivo è quello di unire tutta la struttura tannica del teroldego con l'eleganza e la morbidezza del ciliegiolo.
Biologico, fermentazione spontanea, affina 24 mesi in legno. 2019 – 14,5%vol
Da uve Sangiovese in purezza
"La Fuga" è, come si suol dire, un vino didattico.
Si trovano all'interno tutte le note tipiche del sangiovese: frutti rossi, pepe, rosa e foglia di pomodoro.
Biologico, bassi livelli di solforosa.
2020 – 13.5%vol
Da uve Sangiovese e Gamay
Vino morbido nonostante il tannino robusto. Spiccano frutti di bosco, cuoio e spezie.
Almeno 12 mesi in rovere francese.
Biologico, 2020 – 13%vol
Da uve Sangiovese in purezza
Il Sangiovese della miglior vigna viene arricchito e potenziato dal passaggio in legno. Ne consegue un aumento in struttura, persistenza, eleganza e complessità.
Affina 12 mesi in legno francese e 6 in bottiglia.
Biologico, 2019– 14%vol
Alessandro e la moglie Enrica coltivano, oltre ai classici bordolesi della zona, alcune varietà tradizionali a bacca rossa come il Pugnitello, il Foglia Tonda e il Sangiovese, che permettono loro di acquisire una precisa identità produttiva. Questa è la testimonianza della voglia di sperimentare che Alessandro esprime percorrendo strade peculiari e non già tracciate da altri.
Da uve Cabernet Franc, Merlot e Syrah.
Blend decisamente azzeccato per struttura (vabernet), morbidezza (merlot) e speziatura (syrah). Tannino levigato dalla fermentazione in legno francese e 6 in bottiglia.
2021– 14%vol
Da uve Cabernet Franc e Pugnitello.
"Non si vive di soli Bordolesi".
Esclamazione forte di Alessandro Scappini, erede del Podere, forte quasi quanto decidere di utilizzare appunto un vitigno autoctono raro come il Pugnitello per realizzare una DOC "bordolese" e "intoccabile" come il Bolgheri.
Una scommessa patriottica, una scommessa vinta.
Affina 12 mesi in legno francese, 12 mesi in anfora e 6 in bottiglia.
2020 – 14%vol
Il metodo di Guido Gualandi è di intervenire il meno possibile sui suoi prodotti. Un concetto non interventista. Evita specialmente di correggere il gusto del vino in cantina, se non con metodi naturali quali la fermentazione assieme ai raspi, la pressatura al torchio manuale e l’invecchiamento in barrique. Podere Gualandi si impegna a rispettare l'ambiente: l'acqua usata è riciclata e il riscaldamento e l'acqua calda sono prodotti da energia solare. L’elettricità è prodotta da pannelli fotovoltaici. Per la lavorazione dei campi si privilegiano i lavori fatti a mano e si minimizza l'uso del trattore.
E' stato scelto Ausonia perché è il nome di una farfalla che vive numerosa in azienda ma piuttosto rara nel resto d’Italia. Il suo volo è stato presto notato dall’occhio attento del padre di Simone, entomologo per passione.
Oggi quattro farfalle danno il nome ai quattro Biodinamici dell'azienda.
Trebbiano d'Abruzzo 2020
Biologico, NON filtrato, fermentazione spontanea, 12,5%vol
Pecorino d'Abruzzo 2019
Biologico, NON filtrato
Fermentazione spontanea, 13,5%vol
Montepulciano in purezza
Biologico, fermentazione spontanea, 13%vol, 2021
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane
Fermentazione spontanea, NON filtrato, Biologico - 2018 – 13,5%vol
Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane
Fermentazione spontanea in presenza di bucce, Biologico. Affina 12 mesi in legno grande e piccolo, 6 mesi in bottiglia.
2015 – 13,5%vol
Qui le vigne sono maritate agli alberi come si faceva al tempo degli etruschi e raggiungono anche i 15 metri d’altezza. Durante la vendemmia abili uomini, armati di corda di fascina e cesta di castagno, si ergono in equilibrio su scale sottili, costruite ad personam per meglio garantire l’equilibrio.
Coda di Volpe di purezza
“'Luna Janca' è il mio coda di volpe, un gentiluomo di campagna che ama definirsi il complimento più gradito per piatti di gustosi bianchetti, pasta al pomodoro fresco e la nobile pizza Margherita"
2021 – 12%vol
Assolutamente da provare in abbinamento a pizze e focacce.
Asprinio di Aversa in purezza
La spiccata componente acida tipica del vitigno stimola la salivazione, quasi obbligando l'abbinamento a piatti d'apertura: si suggeriscono in particolar modo i fritti.
2021 - 11%vol
Siamo a Bacoli, nei Campi Flegrei, una striscia di terra protesa verso il mare. Terra di mito e di leggende i cui terreni vulcanici, costituiti da cenere e lapilli donano grande espressività ai nostri vini, i quali ritrovano nuova vita nelle nuove generazioni di viticoltori, custodi di vigne antiche tra rovine in opus reticulatum e famelici mostri di cemento. Viticoltori da cinque generazioni, la nostra filosofia si basa sul rispetto delle tradizioni enologiche e gastronomiche di abbinabilità e bevibilità ereditate dai nostri nonni: sapori semplici, bilanciati, piacevoli, di carattere ma mai invasivi, in una continua ricerca delle potenzialità dei nostri vitigni e delle bottiglie che sfidano il tempo.
Falanghina in purezza.
La Falanghina dei Campi Flegrei è un vitigno di origine greca, ancora oggi coltivato a piede franco grazie alla natura vulcanica del terreno costituito da cenere, lapilli e sabbia, nonchè da un ecosistema favorevole.
Vendemmia manuale in piccole cassette.
2021, 12%vol
Piedirosso in purezza.
Detto anche "per'é palummo" per la forma ed il colore dei raspi maturi che ricordano le zampe del colombo, il Piedirosso è un vitigno autoctono coltivato a piede franco. Tra le massime espressioni vitivinicole del territorio, presenta un caratteristico bouquet con note minerali che rimandano alla natura vulcanica dell'area.
Vendemmia manuale in piccole cassette.
2020 – 12,5%vol
Se per Hemingway il vino è uno dei maggiori segni di civiltà, per Claudio Cipressi è il segno distintivo per valorizzare la terra in cui è nato, il Molise.
Una regione con una morfologia territoriale unica che conserva come paesaggio largamente incontaminato numerose eccellenze e moltissime potenzialità. Anche in vigna.
È per questo che Claudio, con l’entusiasmo e la convinzione delle cose nuove, coltiva ogni giorno circa quindici ettari vitati con piante autoctone.
Tintilia del Molise
Il solo e unico vitigno autoctono del Molise: la Tintilia.
A causa della resa molto bassa, rischiò quasi l'estinzione a favore di cultivar più commercialmente produttive, come Sangiovese e Cabernet.
Dopo una lenta ripresa, finalmente nel 2013 viene istituita la DOC per questo vitigno dagli standard elevatissimi.
Nella botte piccola, il vino buono.
(In senso allegorico, visto che Claudio non utilizza legno per mantenere inalterate le proprietà straordinarie del vitigno).
Biologico, 2015, 14,5%vol
Moscato bianco di Pantelleria
15,5%vol – 0,75 l
Al calice 3.5€
Marzemino Passito del Garda
14%vol – 0,5l
Al calice 4,5€
Trebbiano e malvasia; Sirmione sul Garda;
13%vol – 0,375 l
24 mesi in barrique;
Al calice 6€
Verdea in purezza, Collina del Milanese
13%vol – 0,5 l
Al calice 3,5€
Verduzzo fiulano dell'Isonzo
11%vol – 0,5 l
Al calice 4€
Moscato bianco delle Langhe;
13%vol – 0,75 l
12 mesi sui lieviti:
Al calice 4€
Moscato di Alessandria
11%vol – 0,5 l
Al calice 4,5€
Mosto parzialmente fermentato di Moscato
Naturalmente frizzante - 5,5%vol – 0,75 l
Riesling Renano, 3 anni di affinamento.
Oltrepo' Pavese
12%vol – 0,5 l
Al calice 5,5€
Corvina, Corvinone, Rondinella, Molinara e Sangiovese, 2 anni in botte grande.
15%vol – 0,375 l
Moscato Giallo in purezza
Si chiama Il Gelso di Lapo per raccontare un luogo del cuore della nostra tenuta: un grande gelso tra i vigneti dove amava oziare il nostro cane, Lapo. Color giallo ambrato intenso, profuma di fichi, uva passa, miele, ma anche di fiori di zagara e arancio candito.
2017/2018 - 11.5%vol